UNDER 16 CAMPIONATO 2019-’20
FASE GIRONE SPAREGGI
IV GIORNATA 14 DICEMBRE 2019
Il rammarico di aver perso male
Rugby Seregno - Rugby San Donato 1981: 15- 12 (10-5) – mete (3-2)
21’ SEREGNO (M); 26’ Bignami (M); 28’ SEREGNO (M); 33’ SEREGNO (M); 46’ Dalbuono (M) Bignami (tr)
Formazione: (1) Abbatecola (Carrara) (2) Dal Miglio (Benetti) (3) Bettinelli 4) Luilli (Ipsas) (5) Bignami S. (CAP) (6) Galazzi (Orsetti) (7) Done (8) Tavazzi (V. CAP) (9) Baroni (10) Longo N. (11) Fiorentino (Properzi) (12) Dalbuono (13) Mastrobattista (Belgio) (14) Bardelli (Mazzoleni) (15) Sciancalepore. A disposizione: Belgio, Benetti, Carrara, Ipsas, Mazzoleni, Orsetti, Properzi
Tecnici: Malacart J., Soldati
Man of the match: Stefano Bardelli , con una bella prestazione che evidenzia un miglioramento in continua progressione
Abbiamo portato a casa da Seregno troppo poco. Subire una meta all’ultima azione del primo tempo e dopo pochi minuti, rientrando in campo, deve fare riflettere sulla tenuta psicologica di questa squadra. Un "uno-due” che una squadra che vuole stare in alto non può liquidare con parole come sfortuna o distrazione. Lo skill della vittoria, più che l’abitudine alla vittoria, deve albergare in un gruppo che vuole essere élite. In questa partita oltre i tanti assenti (infortunio e malattia) è mancato anche l'uso fondamentale del calcio, e risalire un campo pesante e sempre infido col bagnato come quello di Seregno, è troppa cosa per i ragazzi di capitan Bignami, che sempre puntuale, come il rientrante e troppo nervoso Dalbuono, sanno sempre schiacciare la palla in meta.
Non bastano i loro contributi a raddrizzare una partita che il Seregno, legittima la sua vittoria, ottiene semplicemente guadagnando quei metri essenziali per non far risalire dalla zona rossa un sandonato spesso alla ricerca di rocambolesche vie di uscita, perché incapaci di allontanare al piede gli avversari. In realtà la differenza tra le due squadre è tutta qua, con un Seregno forse più brioso alla mano, ma soprattutto capace di guadagno territoriale in modo "moderno” con i calci, anche se a dire il vero non di eclatante gittata e precisione balistica, ma puntuali per ricacciare indietro gli assalti dei camouflage.
"Partita per alcuni aspetti positivi come vedere lo schieramento della linea difensiva, ma i troppi errori di handling, l'indisciplina in alcune fasi di gioco ed un po’ di inesperienza, ci costano caro in termine di risultato finale. Peccato.” Non si può dare torto ai due coach che hanno tutto il diritto di lamentarsi per una sconfitta davvero di misura e probabilmente evitabile.