UNDER 16 CAMPIONATO 2019-’20
FASE PRELIMINARE
II GIORNATA 19 OTTOBRE 2019
Ad un tratto s´è spenta la luce
Junior Rugby Brescia – Rugby San Donato 1981: 40 - 7 (19-7) – mete (6-1)
3’ BRESCIA (M e tr); 12’ Bettinelli (M) Bignami (tr); 20’ BRESCIA (M); 29’ BRESCIA (M e tr); 52’ BRESCIA (M e tr); 55’ BRESCIA (M e tr); 59’ BRESCIA (M e tr)
Formazione: (1) Abbateccola (Rizzi) (2) Nava (3) Denysenko (Benetti) (4) Laguardia (Carrara) (5) Bettinelli (6) Orsetti (7) Tavazzi (8) Bignami S. (V.CAP) (9) Malacart D. (Mastrobattista) (10) Cuneo (11) Baroni F. (12) Dalbuono (CAP) (13) Pobbiati (Bardelli) (14) Belgio (Mazzoleni) (15) Fiorentino (Sciancalepore). A disposizione: Bardelli, Benetti, Carrara, Mastrobattista, Mazzoleni, Rizzi, Sciancalepore
Tecnici: Malacart J., Soldati
Man of the match: Gabriele Dalbuono per la voglia di essere determinante in attacco e la caparbietà in difesa. Ha poi fatto un discorso post partita alla squadra da vero rugbyman.
Che si sarebbe trattato di un "sabato bestiale” per i nostri ragazzi, quelli del Brescia lo hanno messo in chiaro subito e soli dopo tre minuti hanno centrato il bersaglio grosso. Dopo poco più di 10 minuti una devastante progressione di Bettinelli e il "piedino” di Bignami hanno portato ad un illusorio pareggio. Poi un sandonato che difende e limita il peggio consente di andare al riposo con una partita in cui il risultato lascia ancora aperta alle speranze di un recupero. E sandonato c’è, soffre, ma c’è, fino al 52’ dove Brescia riesce a mettere il sigillo sul punto di bonus. Niente da dire, e comunque qualcosa di buono fino a quel momento lo si era visto anche da parte di chi indossava le camouflage. Tolte le numerose palle perse in avanti che hanno consegnato alla mischia di Brescia palloni di qualità, visto la sua supremazia nella mischia chiusa, alcune buone giocate al piede di Cuneo hanno dato respiro alla squadra, ma nulla hanno potuto i nostri trequarti davanti ad uno strepitoso primo centro bresciano di rara efficacia e potenza di gioco. La cosa che meno ti aspetti è avvenuta dopo la quarta meta di Brescia con un eccessivo nervosismo in campo e una animosità verbale leggermente fuori controllo. Il clima sbagliato è diventato poi contagioso e si è arrivati a concedere 2 mete a Brescia su palesi stupidaggini dei singoli e dei reparti. Non cambia molto con 14 punti in più sul groppone, ma se non avessimo letteralmente regalato 2 mete agli avversari per una collettiva crisi di tenuta nervosa sarebbe stato molto meglio. L’abitudine alla vittoria, come la sua capacità di cercarla è uno skill mentale che va allenato e i ragazzi da oggi hanno capito che il nervosismo lo si combatte e lo si elimina, perchè col rugby centra molto poco.