SERIE C2 CAMPIONATO 2018-’19
GIRONE 1
11a GIORNATA 27 GENNAIO 2019
VITTORIA SOFFERTA
Rugby San Donato 1981-Rugby Gattico: 20-17 (17-5) – mete (3-3)
Formazione: Haardt (15), Giancola (14), Cinquegrani (13), Palumbo (12), Vecchietti (11), Falsetti (10), Buzon (9), Malacart J. (8, Cap.), Noè (7), Riboni (6), Galli (5), Castagni (4), Morabito (3), Zermani (2), Rizza (1).
A disposizione: Murelli. Pascoli, Ureche, Maisto, Travaglino, Gibillini, Bella
Sostituzioni: 41’ Ureche per Malacart; 63’ Pascoli per Zermani
Tecnici: Gazzoni, Cipolla
6’ Vecchietti (M); 10’ Riboni (M); 12’ Haardt (M)-Cinquegrani (tr); 20’ Gattico (M); 55’ Gattico (M+tr); 59’ Cinquegrani (cp); 77’ Gattico (M).
Man of the match Luca Riboni: al ventesimo placcaggio in avanzamento abbiamo smesso di contarli. A questa prestazione monstre il "piccolo” Luca (non sembra, ma è un 2000) ci aggiunge una meta e il fondamentale turn-over forzato sui nostri 5 metri all’ultima azione. Devastante.
Ritorno con Gattico, dove all’andata avevamo buttato via la vittoria in modo rocambolesco. Pronti via, acceleratore al massimo, giochiamo bene al largo, siamo concreti in touche e in 12 minuti marchiamo tre belle mete. Tutto sembra andare sul velluto, Gattico ha pochi palloni giocabili ed è molto impreciso nella trasmissione, il pack molto fisico fatica a mettersi in moto. Quando ci aspettiamo la meta del bonus improvvisamente i nostri rallentano il gioco, subiscono lo scontro, i possessi puliti iniziano a scarseggiare e l’iniziativa passa decisamente agli avversari. Non riuscendo a competere al largo Gattico opta per un gioco molto semplice, pick-and-go intorno ai raggruppamenti a sfruttare la maggior prestanza fisica. Inizialmente noi difendiamo bene senza eccessivi problemi, ma poi perdiamo lucidità e diventiamo eccessivamente fallosi al break-down, permettendo ai Piemontesi di risalire il campo senza spendere energie. Subiamo una meta, e a fine tempo perdiamo il capitano per infortunio. Il secondo tempo è fatalmente tutto in trincea, solito copione, subiamo 2 mete dopo pick-and-go ripetuti degli avanti avversari, ma riusciamo a risalire il campo più volte portando a casa 3 punti che alla fine faranno la differenza. Abbiamo pochissime palle giocabili pulite, le fasi statiche sono sempre complicate, ma la portiamo comunque a casa all’ultimo secondo forzando un turn-over sui nostri 5 metri. Non era facile e scontato per come si stavano mettendo le cose.
La squadra nel complesso ha mostrato tutti i suoi punti di forza ed i suoi limiti in modo chiaro: gioco veloce ed efficace al largo, ottima salita difensiva della linea, mancanza di un po’ di chili e centimetri nelle due fasi statiche, e troppa indisciplina al break-down. Se riusciamo ad essere più reattivi e meno fallosi in fase di riconquista, aprendo poi immediatamente alle ali, possiamo essere letali contro chiunque. Ora pausa 6 nazioni, e sperabilmente qualche altro recupero dall’infermeria.
Di poche parole un rilassato Gazzoni intercettato al terzo tempo: "Se ci atteniamo al piano di gioco vinciamo, se la buttiamo sullo scontro fisico siamo in sofferenza. Con più applicazione e testa non avremmo sofferto così, comunque una vittoria che ci fa bene.”
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