SERIE C2 CAMPIONATO 2018-’19
GIRONE 1
14a GIORNATA 24 MARZO 2019
Una sconfitta pesante
Mastini Rugby 2007-Rugby San Donato 1981: 51-0 (19-0) – mete (9-0)
Formazione: Haardt (15), Maisto (14), Palumbo (13), Di Ruzza (12), Vecchietti (11), Gibillini (10), Buzon (9), Malacart J. (8, Cap.), Noè (7), Cinquegrani (6), Accorsi (5), Castagni (4), Rizza (3), Zermani (2), Morabito (1).
A disposizione: Galli, Murelli, Pascoli, Ferrarese, Esposito, Dalcerri, Giancola
Sostituzioni: 44’ Galli per Zermani, 52’ Dalcerri per Haardt, 54’ Giancola per Buzon, 57’ Pascoli per Morabito, 67’ Murelli per Rizza, 75’ Esposito per Vecchietti
Tecnici: Gazzoni
Mete: 21’ Mastini, 34’ Mastini, 40’ Mastini, 42’ Mastini, 52’ Mastini, 70’ Mastini, 76’ Mastini, 78’ Mastini, 80’ Mastini
Tr: 25’ Mastini, 40’ Mastini,78’ Mastini
CP:
Man of the match Gian Pasquale Morabito: contro la mischia più pesante ed esperta del torneo, il "Gianpa” oggi ha fatto egregiamente il suo dovere.
Severa lezione ad Opera contro i Mastini, primi in classifica a (quasi) punteggio pieno. Dopo la gara d’andata, dove i nostri ragazzi si erano comportati ottimamente, concedendo solo due mete e negando, unici fino ad oggi, il punto di bonus alla compagine di Opera, ci si attendeva una partita molto più tirata.
L’inizio in effetti sembra verificare i pronostici, con i Mastini dominanti che schiacciano i nostri nella metà campo, ma senza mettere punti a referto per oltre 20 minuti. Il Sando è in trincea, ma difende comunque bene senza eccessiva indisciplina. La prima meta la subiamo solo da mischia ordinata sui 5 metri, situazione quasi indifendibile vista la differenza di peso fra i due pack. Essere sotto sembra spronare i nostri, che mettono fuori la testa e finalmente si portano nei pressi dei 22 avversari. Ma qui sono i piccoli dettagli a fare la differenza, e banali errori di handling e di lettura ci costano due mete evitabilissime. La prima: palla persa in attacco nei loro 22, rapido capovolgimento di fronte, ovale che danza libero nella nostra area di meta dopo un calcio, e l’ala dei Mastini è la più reattiva a schiacciare a terra. Pochi minuti dopo il nostro estremo copre bene la profondità ancora dopo un calcio di liberazione dei Mastini, ma invece di calciare fuori ingaggia un improbabile 1 contro 3, fatalmente si fa placcare palla in mano come ultimo uomo senza alcun sostegno, rapido turn-over, e bella meta a largo degli avversari a 1T ormai scaduto. Regalare due mete costa caro, soprattutto per la tenuta mentale, soprattutto se il secondo tempo si apre con una meta subita da touche sui 5m dopo appena un paio di minuti. Da qui in avanti è pura sofferenza, girandola di cambi, con i nostri ragazzi che solo sporadicamente riescono a portarsi in zona punti, senza peraltro mai concretizzare. La giovane età della rosa, la ancora scarsa abitudine a giocare sotto pressione al cospetto di avversari di molta più esperienza, tutto questo spiega il crollo degli ultimi 10 minuti, quando i nostri mollano e letteralmente regalano 4 mete, per una punizione finale fin troppo severa.
Niente di grave, non era questa la partita in cui cercare di far punti, ancora troppa differenza di livello e di abitudine ad un campionato come questo. I prossimi due anni saranno quelli decisivi per il salto di categoria, con i ragazzi del 96-99 a fare altra esperienza, e gli innesti di molti 2000 e 2001 dalle giovanili a dare nuova profondità alla rosa.
Così a fine partita un laconico Gazzoni sicuramente non felice ma realista: ”Certo, è una brutta sconfitta. Ma non era qui che dovevamo fare punti, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Diverso dovrà essere il discorso per le prossime due con Malpensa e Cinghiali.”
Foto