SERIE C2 CAMPIONATO 2018-’19
GIRONE 1
10a GIORNATA 20 GENNAIO 2019
Una domenica complicata
Rugby Valcuvia - Rugby San Donato 1981: 45-3 (9-3) – mete (5-0)
Formazione: Fusina (15), Haardt (14), Cinquegrani (13), Palumbo (12), Vecchietti (11), Gibillini (10), Giancola (9), Malacart J. (8, Cap.), Travaglino (7), Riboni (6), Somon (5), Accorsi (4), Zermani (3), Noè (2), Rizza (1).
A disposizione: Galli, Pascoli, Morabito, Ferrarese, Esposito, Castagni, Ureche
Tecnici: Gazzoni
12’ Valcuvia (cp); 26’ Cinquegrani (cp); 27’ Valcuvia (cp); 33’ Valcuvia (cp); 44’ Valcuvia (M+tr); 50’ Valcuvia (cp); 63’ Valcuvia (M+tr); 67’ Valcuvia (M+tr); 72’ Valcuvia (M); 80’ Valcuvia (M+tr).
Man of the match Alessio Palumbo: uno dei pochi lucidi e continui anche nel difficile secondo tempo, quando pur in un ruolo non suo ha cercato di dare ordine alla linea.
La prima di ritorno vede la nostra seniores ospite degli Unni della Valcuvia. Sulla carta c’erano tutte le premesse per un risultato quantomeno in bilico, giocato punto a punto, come accaduto nella gara all’andata. Purtroppo la realtà alla fine si è rivelata assai diversa, e se la partita di ottobre, la prima di assoluto della nostra seniores, aveva iniettato un’enorme dose di ottimismo nei ragazzi e nel club, la gara di oggi riporta il team coi piedi per terra.
In realtà è stata una partita a due facce. Il primo tempo è stato la copia della partita di andata, sostanziale equilibrio, forse più territorio per noi e un paio di occasioni sprecate per marcare. Soffriamo terribilmente le fasi statiche, ma la linea dei ¾ è efficace sia in fase di possesso sia quando difende. Paghiamo la troppa indisciplina, e l’apertura degli Unni come all’andata non fa sconti dalla piazzola. Ma in tutto questo quello che può andare storto oggi, inesorabilmente, ci va. Perdiamo dopo 20’ per infortunio Gibillini all’apertura, e Fusina da estremo passa al 10, un ruolo chiave che comunque conosce. Poco dopo però anche lui si infortuna (piuttosto seriamente), poi è la volta di Accorsi e quindi di Travaglino. Gazzoni deve inventarsi i ruoli, non avendo in panchina dei veri ¾ causa infortuni. La coperta è corta: non abbiamo palloni giocabili dalle fasi statiche, Giancola al 9 fa il suo, ma è solo alla terza partita in questo ruolo cruciale, con le prime due sicuramente di tasso agonistico ben diverso, Palumbo ora all’apertura cerca di dare ordine alla linea, ma non c’è un singolo giocatore dei nostri ¾ che sia schierato nel proprio ruolo. Nonostante questo il primo tempo si chiude comunque sotto break, e Valcuvia diventa pericolosa solo con calci di spostamento e per qualche nostro errore.
Il secondo tempo sembra iniziare nello stesso modo, ma è evidente che gli Unni ora sono meno imprecisi nella trasmissione. Noi riusciamo ad avere qualche palla giocabile in più, seppur mai davvero pulita, ma raramente riusciamo ad aprire fino all’ala. Purtroppo l’equilibrio dura poco di più di cinque minuti, quando un banale errore di liberazione dei nostri 22 innesca una fase confusa, palla regalata agli avversari che trovano la meta. La seconda meta la subiamo 5’ dopo ed è ancora un regalo, dovuto alla scarsa comunicazione. Una banale presa al volo, che avrebbe anche potuto innescare un contrattacco, si trasforma in una palla consegnata in mano ai ¾ di Valcuvia, che marcano facilmente in mezzo ai pali. E qui si spegne la luce. Non riusciamo più a reggere, diventiamo fallosi, prendiamo due gialli sacrosanti e giochiamo per cinque minuti in 13. Gli Unni vanno a nozze, sono solidi, giocano semplice e pulito, e marcano altre tre mete con regolarità sfruttando bene la superiorità numerica, oltre che fisica.
Una partita da dimenticare, quindi, vuoi per i quattro infortuni sulla cui entità è presto per pronunciarsi, vuoi per l’evidente perdita di lucidità in una situazione oggettivamente difficile, ma che doveva essere affrontata in modo diverso. È la prima partita "persa male” della stagione, ci sta, ma per essere competitivi già dalla prossima domenica contro Gattico occorrerà tornare ad essere umili, con una maggior presenza e impegno agli allenamenti, e magari recuperando almeno qualcuno dall’infermeria ormai piena.
Così un insoddisfatto ma realista Gazzoni a fine gara: "Inutile fare commenti tecnici oggi, troppi ragazzi costretti fuori ruolo. Però sono costretto a ribadire che se ci si allena poco e male, soprattutto al venerdì quando dovremmo provare le giocate prima della partita, e se si pensa di essere già una squadra competitiva, fatalmente alla prima difficoltà si va in palla, non si è capaci di reagire mentalmente, ed i risultati sono questi.”
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