29 settembre 2018
Un pomeriggio, l’ampio rettangolo verde vuoto, il teatro del gioco, delle battaglie tra amici per portare insieme la palla in meta, alle spalle di un altro uguale gruppo di amici avversari da superare rispettando le regole. Sul campo del parco Mattei si è messo mano alle prime operazioni di ripristino del terreno di gioco. Il campo aveva subito la presenza di qualche cantiere e ne mostrava le criticità. Aggiungiamo l'opera di uno dei tanti roditori che si sono installati nella nostra città e il quadro dei grossi danni al manto erboso si completa.
Lavori straordinari, ma che tutto sommato rientrano in una ordinarietà di gestione del manto erboso. La grande novità è che tutto questo ha visto la partecipazione di una nutrita schiera di volontari armati di pale, rastrelli, badili, carriole e sementi che hanno provveduto al ripristino delle buche con generoso contributo di 270 Kg buona terra di coltura e sabbia.
A questo aggiungiamo che hanno dato un giocoso contributo anche due bravissimi under 14 (Longo N. e Venturini) che unitisi alla squadra dei 4 adulti volenterosi hanno imparato cose non sempre banali. Ed è stato bello incontrare di nuovo sul campo anche Edoardo Fusina, un giovane rugbista under16 fermato da un infortunio, che ha dato un contributo, consapevole del fatto che a giocare per quest’anno sarà la sua squadra, e purtroppo non lui.
E’ stato quasi un gioco preparare il terreno per la semina, la semina stessa e la "alla caccia al tesoro” per ritrovare le "bussole” interrate che servono a infilare le bandierine snodabili dei punti che delimitano "il sacro suolo delle aree di meta”, per un rugbysta il traguardo più ambito. Ancora molto c’è da fare la prossima settimana per preparare le gare: dalla prima rigatura del campo, al ripristino delle borse mediche, la preparazione delle maglie, dei faldoni documenti, i terzi tempi e mille dettagli che rendono possibile un sereno celebrarsi dello sport. Così in un pomeriggio, gioioso per quelli che hanno partecipato, si è fatto un ottimo lavoro sotto il profilo agronomico sotto la guida scientifica e sapiente di Lorenzo Noè. Si sono passati saperi quasi elementari in un "continuum” tra giovani e "diversamente” giovani tutti animati dalla sola voglia di dare per favorire lo sport nel modo più corretto possibile, come altri "portatori d'acqua” che lontano da parole, polemiche o di atti insensati aiutano gratuitamente a creare opportunità ai nostri giovani favorendo quello sport che fa bene, che fa crescere, che insegna a seminare la gioia.
Questo è il vero valore dello sport, quello che insegna il valore di un atto volontario di pochi che costruiscono per molti, che spesso, nonostante siano sportivi dimenticano che altri hanno felicemente contribuito per loro.
Anche dal rispetto di queste piccole cose nasce la consapevolezza dello sport.
Giovanni Fusina