Domenica 13 ottobre a Parabiago abbiamo assistito all’esordio della sezione Mini Rugby del Rugby San Donato 1981, con la U6, la U8 e la U10 impegnate in un raggruppamento insieme al Rugby Parabiago 1948, ai "cugini” dei Mastini di Opera e all’A.S.R. Milano.

 

La U6 si è presentata all’appello con 6 piccoli rugbysti pronti a dare mini-battaglia agli avversari: 4 piccoli atleti hanno vestito per la prima volta la nostra "camu” ed hanno calcato per la prima volta il campo di gioco. Tanta emozione negli spogliatoi, un filo di timore che si è superato velocemente con l’aiuto del coach e gli applausi dei genitori, paradenti in bocca (o mezzo dentro e mezzo fuori, ma è bello così…) e via, tutti a giocare! Nessuno schema, nessuna tattica, solo le regole di base: il passaggio indietro (cosa?! Passare la palla!? Ma sei matto?! Con tutta la fatica che ho fatto per conquistarla me la tengo io!), del placcaggio basso e tanto, tanto divertimento. Dopo le partite tutti felici al terzo tempo a festeggiare, per gli esordienti secondo "battesimo” nella stessa giornata.

Gli U8 sono arrivati in forze a Parabiago, schierando ben 14 giocatori. C’è stato spazio per tutti, per i numerosi esordienti e per le "vecchie guardie” al secondo anno di gioco in Under 8. Ancora privi di schemi precostituiti i "vecchi” U8 dimostrano di essere in grado di interpretare il gioco del rugby sostenendo il portatore di palla, cercando il compagno per passare l’ovale (non mentiamo, ci sono le foto!), schierandosi piatti in difesa e cercando – anche se spesso in solitaria – il gioco "al largo” per guadagnare il vantaggio e volare in meta. Gli esordienti si sono fatti valere fin da subito, "buttandosi nella mischia” ed hanno mostrato di avere assimilato, nel mese di prova, i concetti base del gioco. Tanti abbracci tra i bambini, tante risate. Alla fine tutti sotto la doccia a grattare via il fango dalle ginocchia e poi… di corsa al terzo tempo!

La nostra U10 si è presentata, purtroppo, incompleta ed ha avuto necessità di chiedere qualche giocatore "in prestito” per poter affrontare le partite. Nonostante questo i nostri hanno dimostrato grande carattere ed anche di avere acquisito una certa competenza tecnica. Sono stati i primi ad entrare sul campo e gli ultimi ad uscire… sporchi di fango e sorridenti, come solo un bambino che stringe una palla ovale al petto può essere. 

Una nota di colore: durante una partita un nostro giocatore, che aveva appena segnato una meta, ha ricevuto i complimenti e l’incitamento dall’allenatore della squadra avversaria. Un episodio minuscolo, durato meno di 3 secondi, ma in quell’istante, su quel campo, è stato celebrato nel modo più tangibile il valore educativo di uno sport come il rugby, nel quale si insegna fin da piccoli a rispettare tutti, soprattutto gli avversari…