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Il rugby al tempo del Coronavirus - Situazione Coach rooms

18 aprile 2020

Il rugby al tempo del Coronavirus
 

Primo bilancio delle coach rooms


Tempo fa abbiamo cominciato a tracciare i bilanci di alcuni servizi offerti ai nostri atleti, proprio mentre entrava prepotentemente nella nostra vita la pandemia con cui oggi tutti stiamo convivendo. Questo Club non si è fatto sorprendere dal virus ed è stato il primo del Comitato Lombardo a lanciare l’allarme sulla gravità del problema, ottenendo l’annullamento già il 22 febbraio di una trasferta in pullman a Verbania dei nostri under 18. Quella mossa, seguita dal ritiro di partecipazioni ai concentramenti di under 12 e del MINIRUGBY dello stesso weekend è stata la prima di una lunga serie che ci hanno portato ad adattare la nostra offerta  di assoluto valore ai nostri associati proprio in funzione della pandemia. Oggi ricapitoliamo quanto fatto e facciamo alcune riflessioni basate su questa nuova e strana esperienza. In primo luogo abbiamo approntato sul nostro sito una vera e propria "casa dello sport virtuale” (https://www.rugbysandonato1981.it/banners/rugby-al-tempo-del-coronavirus_14.php) che, ad oggi, conta 6 stanze per dare spazi dedicati alle categorie del nostro Club. Queste pagine sono aperte al pubblico e offrono materiale didattico con contenuti statici e video. A queste si aggiungono altrettante stanze di videoconferenza (ad ingresso regolamentato) in cui i nostri tecnici svolgono con cadenza regolare le attività faccia a faccia con i giocatori, sempre suddivisi per categoria.
Siamo consapevoli che questa, pur essendo una qualificata e seria attività utile ai ragazzi, non si avvicina minimamente a quella che è la vera attività che i nostri tecnici sostenevano sul campo. Sono buone pratiche di lavoro, migliorano sicuramente la forma fisica, ma ciò che i tecnici danno sul campo, quello che i ragazzi possono apprendere agli allenamenti con i tecnici e con il gioco è sicuramente di un livello sportivo, formativo ed emotivo incomparabile. Questo per una chiarezza assoluta in un mondo del rugby che in una frenesia comunicativa tende a dare troppa enfasi alle cose che si dicono (che poi non sempre si fanno…). Sottolineiamo anche come sono spesso abusati i termini di "fratellanza”, "famiglia”, "appartenenza”. Paragonando la famiglia al Club si sminuisce sia uno che l’altra: il Club è un’unione funzionale di persone attorno a uno scopo, la famiglia è fondata su legami di sangue e affettivi primordiali e tra le altre cose non la si sceglie. Non ha il senso pensare di sostituire l’uno con l’altra. Questo eccesso di retorica lo abbiamo osservato spesso anche riguardo alla "fratellanza” e ancor peggio all’”appartenenza” che nel nostro Club è sempre richiesta come "appartenenza intelligente”, che qualifica in modo chiaro quanto si richiede.
Fatte queste debite precisazioni possiamo dire che le stanze ad ingresso libero hanno ricevuto un alto numero di visite e quelle a ingresso regolamentato registrano tra i nostri atleti un grande e costante frequentazione con un seguito molto attivo. Questo dimostra che sappiamo lavorare bene e siamo sicuri che "in pentola” bolle altro. 
Il primo ringraziamento va ai nostri tecnici che ci sapranno dare ancora tanto. E permetteteci per una volta di ringraziare lo staff di esperti "web” che hanno lavorato a tutto questo: capitanati da Giovanni Fusina, Gabriele Piras e Cristiano Baroni hanno dato gli strumenti ai tecnici di campo per fare il loro grandissimo ed apprezzatissimo lavoro anche stando a casa. Un vero Club!!

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