27 marzo 2020
Il rugby al tempo del Coronavirus
E' ancora calda la notizia della sospensione definitiva della stagione agonistico sportiva della Federazione Italiana Rugby, che a solo cinque giorni dalla chiamata all'azione del Presidente del club possiamo lanciare le Stanze del Rugby grazie alla mobilitazione del direttore del rugby, gli allenatori, team managers, il gruppo redazione e comunicazione, web master e informatici.
Le sessioni interattive, vuoi di allenamento o solo di incontro, sono ormai a regime per under 14 e under 16 con appuntamenti fissi più volte alla settimana. Il minirugby si sta organizzando in una sua modalità originale finalizzata al gioco in comune.
I programmi di allenamento individuale di under 18 e seniores sono stati caricati su sito e sono in via di arrichimento.
Il rugby aveva un posto importante nella vita di tutti noi prima che l´epidemia rallentasse e attenuasse brutalmente ogni nostra attività non solo motoria e sportiva , ma anche e soprattutto di relazione. Con questa iniziativa Rugby San Donato 1981 vuole recuperare se non la preparazione atletica o tecnica, l´esercizio dei legami e della vicinanza in ogni squadra e nel Club.
Abbiamo sempre coltivato i "legami che aiutano a crescere" e privilegiamo le sessioni interattive tra allenatori e tra i ragazzi con gli strumenti di video conferenza per scambiare due chiacchiere, per video analisi o per fare ginnastica e giocare insieme.
L´ozio è una forte tentazione, ma a lungo andare è un falso amico, per cui scandiamo queste attività con regolarità, riempiendole con la fantasia e inventiva degli allenatori, che mettono il loro tempo e la loro umanità a disposizione dei loro ragazzi. Le attività sono come sempre programmate sul nostro calendario Teamapp
A corredo queste principali attività interattive abbiamo assemblato anche delle Coach Room per ogni categoria, dove ogni allenatore collezionerà via via la sua selezione di materiali didattici, che siano video o documenti.
Le abbiamo chiamate le stanze del rugby perchè il rugby possa rientrare nelle stanze in cui i nostri ragazzi si sono trovati improvvisamente relegati dalla brutale incursione di questo virus nella storia e nelle nostre vite.