17 maggio 2019
Facendo il verso a De Gregori , scusate ma della Francia ancora vi devo parlare.
La trasferta di Manosque assume un importante valore sportivo e quindi sarebbe ingiusto liquidare il tutto con poco più di 2.500 battute, spazi inclusi, tipici dei nostri spazi editoriali da web. Lasciando perdere ogni significato tecnico, di cui altre firme parleranno, vogliamo riflettere sul significato sportivo di questa trasferta, gestita con under 14, quindi con ragazzi in piena pre-adolescenza.
La trasferta ha visto 19 ragazzi e 14 adulti condividere spazi e momenti sportivi per tre giorni, a partire dal viaggio in pulman che ha complessivamente preso 14 ore, passate in un ambiente ristretto se pur confortevole. Il pullman è stato volutamente un luogo rigorosamente spezzato in due settori: davanti gli accompagnatori, dietro i ragazzi, le figure di riferimento tecniche al confine tra i due. Nelle nostre trasferte funziona sempre così. Un terreno di intimità del gruppo che per 7 ore filate si divide tra squadra e non squadra. Il bel pullman è stato lasciato con un grande ordine, grazie alla civiltà generale del gruppo, un ordine poi rifinito da una corveè pulizia gestita da capitan Carrara, Galaxi e Scianca. Già questo dato segna la cifra del gruppo giocatori. Felici, curiosi, mai sguaiati , sempre pronti a "raccontarsi” la loro vita, fatta di immagini, ma che prima o poi si traduce in fatti concreti.
Anche il soggiorno, in un motel carino con stanze comunicanti da ballatoi esterni, ha favorito una gestione della comunità-comunicante con la colazione in comune e lo svago serale gestito dai tecnici con giochi di ruolo. Due per stanza, con equipaggi ingaggiati per la ormai nota "classifica di stanza”, tradizione che proviene dai campus estivi, a cui non abbiamo rinunciato anche in questa trasferta. Ragazzi assolutamente "centrati” sul pezzo, con piccole e concesse divagazioni notturne, perché mai fuori dalle righe, come in tutti i momenti della trasferta. Dalla ordinata partecipazione ai numerosi buffet, in stile militare, con agevoli code al banco servizio e ordine nel lasciare i tavoli puliti e addirittura sedie riaccostate ai tavoli. Anche qui sempre corveè interne da tre presidiavano il finale di pranzo. Insomma ragazzi davvero educati e piacevoli da "movimentare” che hanno saputo divertirsi stando sempre nelle regole. Un piacevole e divertente "serpentone” blu che ha invaso i vicoli di Manosque a più riprese mostrando la buona educazione. Unica pecca la poca capacità di comunicare al di fuori del loro gruppo, ma forse era pretendere troppo, ad un gruppo che comunque ha meritato davvero la coppa "cordialitè” che portiamo a casa con grande onore.