20 marzo 2016
20 MARZO 2016
Giocatori: Barbieri L., Brandi, Capelli, Cosmai R., Galazzi, Gesti N., Gesti L., Gurrera, Lavè, Longo F., Mazza, Meneghello, Rossi L., Scalisi, Sciancalepore F.
Società partecipanti: Lyons Settimo, Metanopoli A e B, Union, Monza, Sempione
Il raggruppamento è a casa dei Leoni di Settimo Milanese, società più che conosciuta dai Porcospini, con la quale negli anni sono stati svolti svariati progetti. Tocca ai nostri piccoli dell’under 10, i quali, come sempre con il fondamentale supporto del Lodi, tornano in campo con le solite due squadre schierate. Tanto è il divertimento, non sempre in realtà accompagnato da azioni degne di lode. Si comincia a comprendere qualcosa riguardo all’occupazione dello spazio in difesa e si denota un buon miglioramento nel placcaggio. Ancora lungo è il percorso di miglioramento, ma per la maggior parte dei minispini questo è solo il primo anno in under 10 e questo è un dato assolutamente positivo, che ci fa prospettare un radioso futuro per l'anno prossimo. Sfortunatamente per ragioni di tempistica non viene svolto il consueto derby arancio-neri contro bianco-spini, ma un grandioso terzo tempo ci fa passare gli ultimi momenti di divertimento assieme prima di tornare ad allenarci il martedì successivo e di fermarci per la meritata pausa delle vacanze pasquali.
Continua l’azione di crescita che i tecnici di riferimento hanno impostato per i prossimi mesi e i cui risultati saranno da valutare la prossima stagione sportiva. Dal punto di vista organizzativo-logistico-gestionale i tecnici, supportati dal responsabile di settore, hanno il pieno controllo delle proprie squadre. Da migliorare l'autonomia dei giocatori: ragazzi non devono sentire la necessità del genitore in spogliatoio. Questo momento diventa poco educativo e non permette loro di imparare a cambiarsi da soli, a fare la doccia da soli, a sbagliare provando a fare qualcosa di nuovo per poi migliorare la volta successiva e avere la piena autonomia nella gestione di loro stessi. In questo raggruppamento è stato chiesto ai genitori di non entrare assolutamente per permettere agli educatori/istruttori di creare quel giusto clima di fiducia in se stessi che permetta ai ragazzi di vivere l’ambiente dello spogliatoio in maniera positiva e non come un’azione sbrigativa e obbligatoria. Anche questa è attenzione al crescere e non è banale.