11 giugno 2013
La curiosità regna sovrana e con sorpresa scopriamo che il "Bunker” è una sorta di super garage in cemento armato fortificato con 3 portoni blindati degni di un caveau bancario. All’interno c’è tutto ciò che serve per sopravvivere e i giovani Porcospini restano colpiti: fotografano, filmano e ispezionano ogni singolo angolo fino a notte inoltrata. Per gli adulti presenti farli dormire diventa un impresa che si realizza solo ben oltre la mezzanotte e poco importa se alle 8 della mattina seguente suonerà la sveglia o peggio ancora ci sarà una partita da giocare.
Alle ore 9 tutta la truppa arancionera si muove in direzione del campo per fare colazione e scoprire in libertà il centro sportivo. L’appuntamento con i ragazzi è alle ore 11 negli spogliatoi per prepararsi alla partita , solite raccomandazioni, ma con un obiettivo preciso divertirsi.
Il campo a bordo lago, la corona dei monti, un splendido sole a fare da cornice sono un bel modo per cominciare una partita i ragazzi sembrano motivati a far bene. Alle ore 12 si aprono le danze e qui la dura legge del rugby vuole il suo tributo, finisce la poesia paesaggio e inizia la battaglia.
I ragazzi di Losanna partono fortissimo corro, placcano e tatticamente si muovono molto bene.
I Porcospini provano a prendere le misure , reagiscono, ma vanno a corrente alternata, mentre la selezione regionale svizzera procede spedita senza cedimenti con precisione teutonica. La LUC spinge sull’acceleratore una, due mete , gli Spini reagiscono di forza con una meta di Rizzi sospinto oltre la linea da tutta la squadra e Brozzi trasforma. I Porcospini provano a pressare ma i ragazzi svizzeri non cedono usano bene il piede e insistono sul punto debole trovando troppo spesso la seconda linea di difesa e il triangolo allargato completamente impreparati.
Facciamo dei cambi per riequilibrare la squadra, ma lo strapotere fisico degli elvetici contrapposto ad un Metanopoli in netto calo porta a due infortuni importanti: prima il flanker Noè e poi capitan Ceruti sono costretti a lasciare il campo. L’inerzia del secondo tempo non cambia Lausanne ERRL in attacco e Metanopoli che prova a contenere e giocare di rimessa; seguiranno ancora un paio di mete svizzere e una di forza di Squeri.
Al fischio finale il risultato sarà di 6 mete a 2 per la selezione regionale svizzera , i nostri ragazzi pagano sicuramente un fine stagione poco motivato in allenamento e un approccio alla partita troppo "disinvolto”: tutti ottimi spunti sui quali riflettere per migliorarsi nella prossima stagione.
Con il test di Losanna, finisce la stagione 2012-2013 i ragazzi simbolicamente danno inizio alle vacanze con il bagno nel lago insieme ai pari età svizzeri e chiudono la trasferta con il consueto terzo tempo. Alle 16 lasciamo Losanna, i nuovi amici e Diego certi di aver regalato ai ragazzi un esperienza nuova e forse indimenticabile all’insegna del rugby, dell’amicizia e della conoscenza di modi diversi di vivere che possono arricchire le esperienze personali.
Merci Lausanne ERRL, Merci Diegò, à la prochaine.