17 marzo 2016
DICIANNOVESIMA GIORNATA 2015-’16
EDITORIALE
Oggi è bene fermarsi a ragionare su quelle che sono le priorità di un Club. Non ricorderemo questa giornata come gloriosa nè particolarmente lusinghiera, anche se i risultati ci potrebbero indicare questo. Non parleremo di singole partite, di successi o insuccessi occorsi in questo weekend. Oggi dobbiamo ribadire con forza la volontà di creare giocatori perfetti (o quasi) sotto ogni punto di vista, lavorando sul loro corpo e sulla loro mentalità che, alla fine di un percorso rugbystico deve restituire un atleta sano e un giocatore vincente. In questo stiamo producendo uno sforzo enorme con la ricerca di nuove figure professionali che stiamo sottoponendo ad una serie di incontri con lo staff ormai consolidato al fine di alzarne, se possibile, lo standard qualitativo.
Facciamo della motricità(*) un punto irrinunciabile del nostro "atleta modello”. Spendiamo in questa direzione gran parte dei nostri sforzi professionali e investiamo ancora sul personale per dare forza al modello. Ad oggi tutte le categorie sono interessate dal lavoro di un "motricista” e questo lavoro capillare darà alla lunga frutti importanti. Non disdegniamo nemmeno di alzare il tasso tecnico rugbystico e parte degli sforzi di investimento sul personale stanno andando sulla selezioni di "uomini di rugby”, in realtà giovani con ottima esperienza di gioco a completare e integrare il già numeroso staff.
Possiamo anche annunciare un forte accordo che ci porterà ad un miglioramento sulla "pulizia del gioco”. Investiremo infatti sulla possibilità di avere un tutoraggio da parte di arbitri che seguiranno e condizioneranno il gioco e l’allenamento allo stesso. Ridurre le occasioni da fallo è una delle strategie che abbiamo ben capito quanto possa rendere nel rugby. L’abitudine poi alla collaborazione coi direttori di gara non potrà che fare bene in assoluto. Regaliamoci una sana sportività, cosa che richiede il nostro amatissimo sport e che qualche volta non osserviamo nemmeno sui nostri campi. La mancanza di sportività deve sempre essere condannata, non c’è partita o tensione che giustifichi una caduta di stile. Siamo e restiamo Porcospini!!!