08 dicembre 2014
Dopo la non esaltante vittoria contro i Saints una settimana prima, all’U16 tocca un arduo compito: affrontare i pari categoria di Settimo Milanese, gli imbattuti Lyons. Trenta punti in 6 gare, 221 punti fatti e solo 41 subiti. Un banco di prova formidabile per i nostri Spini.L’inizio non promette nulla di buono. I Lyons giocano bene, ruck e poi al largo, fino all’ala, con una precisione e padronanza raramente vista in questa categoria. La mano di chi li allena si vede chiaramente. E così, dopo una manciata di minuti sono già in meta. Copione già scritto? No, i nostri ragazzi mostrano una grande concentrazione in fase difensiva, sono abrasivi nei placcaggi, e i tre-quarti avversari non superano mai la linea del vantaggio. Le certezze dei Lyons iniziano a vacillare quando gli Spini vincono le prime mischie ordinate, le touches a favore, e sporcano quelle avversarie. In un quarto d’ora ci installiamo nei loro ventidue, e facendo valere il peso e una chiara superiorità negli impatti degli avanti, andiamo a marcare con una maul ben eseguita. Trasformazione riuscita, 7-5. Siamo davanti.I Lyons ritrovano continuità nel loro gioco, ruck e poi al largo, ruck e al largo. Gli Spini placcano ogni volta tutto quel che trovano davanti a loro, ma fatalmente un buco crea superiorità per i nostri avversari. Meta, trasformazione, e si va sul 7-12. Prima che il tempo finisca subiamo ancora la pressione nei nostri ventidue, fino a quando il nostro estremo intercetta e cavalca per 70-80 metri, aviene raggiunto ad un passo da una meta "coast-to-coast” che sarebbe stata fantastica. Finisce il tempo, e i Lyons non sono così sicuri questa volta.I primi dieci minuti del secondo tempo sono una dimostrazione di forza degli Spini. Mettiamo le tende nei loro ventidue, giochiamo intorno alla mischia. Altra maul, i Lyons si salvano una volta. Mischia a cinque, ruck e mini-unit, ruck e mini-unit, e alla fine marchiamo di prepotenza. Trasformazione, 14-12, di nuovo avanti quando mancano poco più di 15 minuti alla fine.Ma il sogno dura poco. Una nuova trasmissione dei Lyons perfetta fino all’ala crea superiorità al largo, e l’inevitabile meta sulla bandierina. Trasformazione molto difficile, ma ottimamente eseguita, e si va sul 14-19. Siamo comunque sotto il break, i nostri Spini ci credono. Ma i Lyons giocano bene, e per la prima volta nel tempo entrano stabilmente nei nostri ventidue. Quattro-cinque fasi a un passo dalla nostra linea di meta, e in uscita da una ruck non gli è difficile schiacciare la palla in mezzo ai nostri pali: 14-26.Altre volte la nostra U16 si e’ trovata in questa situazione, di poco sotto a 5-10 minuti dalla fine, quando un calo di concentrazione ha aperto le porte a tanti, troppi punti subiti alla fine dell’incontro. Ma oggi è diverso. I nostri Spini comunque ci credono, un’altra meta vorrebbe dire un punto di bonus difensivo. Siamo stabilmente nei loro ventidue ancora una volta, proviamo a giocare al largo anche noi, ma i Lyons placcano bene, e non riusciamo a prendere la linea del vantaggio. Poi stanchezza, qualche errore di handling, poca disciplina nelle ruck, e la partita finisce senza che il punteggio cambi.Partita persa, ma il Leone sanguina per i due aculei (mete), per un terzo in meno del bottino che normalmente si porta a casa e il doppio dei punti subiti. Grande prova dei nostri Spini.Alla fine tutti i ragazzi, Spini e Lyons, vanno insieme sotto la tribuna a ricevere il meritato applauso del pubblico. Gli avversari sono felici per avere vinto, i nostri Spini sono felici sapendo di aver disputato una grande gara.In questo gioco, dove non esistono le superstar, dove organizzazione e concentrazione fanno la differenza, la nostra U16 oggi ha disputato la miglior prova vista fino ad ora, con dedizione, coraggio, e sacrificio. E se l’allenatore dei Lyons, Marcello Cutitta, 53 caps e 25 mete in Nazionale, miglior realizzatore azzurro di sempre, quattro titoli Italiani con l’Amatori-Milan, stringendo la mano al nostro Capitano e a tutti i ragazzi, ha detto: "Bravi Spini, siete una bella squadra. Continuate così”, beh, vuol dire che la strada è quella giusta.